L'associazione ANFAA (Associazione Nazionale Famiglie Adottive Affidatarie), attiva dal 1962 sui temi della tutela dell'infanzia, ha lanciato un appello per la difesa della segretezza del parto. Al momento del parto le donne possono avvalersi del "diritto di non essere nominate" e affidare il loro bambino allo Stato perché provveda alla sua adozione, sicure di non poter essere successivamente rintracciate. Questa certezza e' ora messa in dubbio dalla sentenza n. 278/2013 della Corte costituzionale , con possibili gravissime conseguenze negative sia per le donne che già hanno partorito sia per le situazioni future. La petizione lanciata dall'ANFAA chiede che venga mantenuto l'attuale impianto sulla segretezza del parto e che venga rispettata la volontà della donna di non essere nominata, sicuri che queste norme pluridecennali siano condizione indispensabile per evitare gli aborti da parte delle donne che non intendono ricorrere a questa scelta, gli infanticidi e gli abbandoni che mettono in pericolo la vita dei neonati e delle donne stesse che partoriscono al di fuori di strutture ospedaliere. Si può firmare la petizione on line https://www.change.org/p/al-parlamento-e-al-governo-difesa-del-segreto-d... mentre per gli approfondimenti si può far riferimento al sito dell'Anfaa (http://www.anfaa.it/blog/2014/09/09/pubblicata-la-petizione-online-sulla...)
- gianfranco presutti
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